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DAL PROFANO AL SACRO – 16 marzo 2019 – ore 19:00

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Eko Dance International Project
Direzione Artistica Pompea Santoro
Estratti da BELLA ADDORMENTATA Coreografia Mats Ek
Estratti da MESSIAHEANDEL Coreografia Paolo Mohovich, musica G.F. Heandel

Suite da MESSIAHEANDEL Coreografia Paolo Mohovich.
Affascinato dal potente oratorio barocco Messiah di G. F. Haendel, il coreografo Paolo Mohovich crea uno spettacolo che trae ispirazione dalla ricerca fatta su quest’opera che si è sviluppata su più fronti: da quello musicale a quello architettonico scultoreo e pittorico legati all’arte rinascimentale e barocca con i suoi volumi, il vigore plastico, il gusto dominante per gli effetti prospettici e i chiaro scuri
Il gesto e la forma, in questo ambiente sonoro, sono il mezzo espressivo attraverso il quale i danzatori di Eko Dance International Project descrivono, in una scena scarna, le dinamiche prodotte da queste fonti di ispirazione.
La coreografia, utilizza dell’Oratorio alcuni brani che danno allo spettacolo atmosfere dinamiche date dal continuo evolversi dei vari quadri, che evocano senza raccontare e dove il linguaggio del corpo e l’ispirazione musicale si fondono per coinvolgere ed avvolgere lo spettatore nei variegati stati d’animo profondamente contrastanti che caratterizzano l’oratorio.
Non ci sono narrazioni né descrizioni dei versetti biblici, ma allusioni simboliche che conducono a un’atmosfera sospesa tra finito e infinito, tra umano e divino, tra sogno e realtà.

Estratti da BELLA ADDORMENTATA Coreografia Mats Ek
La Bella Addormentata di Mats Ek affronta e ricostruisce la vicenda fantastica del racconto di Perrault facendo emergere inaspettati risvolti psicologici dei protagonisti. La principessa Aurora, da fragile fanciulla, si trasforma in una giovane donna moderna, ribelle e inquieta, in lotta tra le pene d’amore e la ricerca di paradisi artificiali: quasi un atto di denuncia contro i mali della società.
Un altro motivo di interesse de La Bella Addormentata di Mats Ek è il trattamento del corpo di ballo, che viene utilizzato per moltiplicare i personaggi principali in alcuni momenti chiave dello spettacolo.
In ciascun personaggio, Ek tratteggia luci e ombre perchè (come lui stesso afferma) nessuno è completamente positivo o negativo.
POMPEA SANTORO

Dopo avere studiato danza classica con celebri insegnanti, nel 1978 Alberto Testa la invita alla prima “Maratona della Danza” dove viene notata da Pippo Carbone, allora vice Direttore del Cullberg Ballet accanto a Birgit Cullberg che le offre un contratto. Sempre nel 1978, sceglie di entrare a far parte della compagnia svedese, che dal 1980 è diretta da Mats Ek (figlio della stessa Cullberg) con cui Pompea ha lavorato ininterrottamente per più di venti anni. Oltre ad aver ballato ruoli principali nelle coreografie di Birgit Cullberg tra cui Clara nella “Signorina Giulia” affiancata da Rudolf Nureyev, ha interpretato anche tutti i balletti di Mats Ek creati dal 1978 al 1998, ballando nei più prestigiosi teatri del mondo.
Ha anche lavorato con Nacho Duato che ha creato per lei “Ressamblement”, Carolyn Carlson, Ohad Naharin. Nel 1993 le viene assegnato il premio “Karina Ari” (Svezia) come migliore danzatrice dell’anno, in seguito ad uno spettacolo dedicato a Jiri Kylian con cui ha lavorato spesso. Ha danzato in cinque continenti e trentadue paesi. Dal 1996 inizia a rimontare i balletti di Mats Ek in giro per il mondo, ha lavorato con le più grandi Stelle della danza tra cui Sylvie Guillem, Tamara Rojo, Marie-Claude Pietragalla, Marie Agnese Gillot, Manuel Legris, Nicholas Leriche e altri. Nel 2000 la sua immagine rappresenta il Cullberg Ballet in un francobollo postale. I premi italiani più importanti che le vengono assegnati sono: Premio Positano, Danza e Danza (come migliore danzatrice italiana nel mondo), presenta un assolo creato apposta per lei da Carolyn Carlson e nell’occasione le viene consegnata la “Maschera d’oro” di Venezia. Inoltre le vengono assegnati il premio “Vignale Danza”, “Acqui Danza”, Premio Giuliana Penzi “Danza in vita”. Nel 2002 torna a Torino e fino al 2005 è consulente artistica del Teatro Nuovo di Torino. Durante questo periodo balla solo in alcune occasioni: alla Biennale di Venezia con un balletto creato appositamente per lei da Jacopo Godani, e nel 2005 in un passo a due di Johan Inger. Seguendo la grande passione per l’insegnamento smette definitivamente di ballare e si dedica sempre più ai giovani danzatori. Oggi, continua a rimontare i balletti di Mats Ek nei più grandi Teatri del Mondo e tiene master-class in Italia e in Europa; ha insegnato anche in prestigiose Accademie sia classiche che contemporanee: Conservatoire de Paris, Accademia del Teatro alla Scala di Milano, Académie de Danse Princesse Grace, Codarts, Laban Trinity e Rambert School of Ballet and Contemporery Dance. Nel 2010 lavora con Roberto Bolle in occasione dell’allestimento della Giselle di Mats Ek al Teatro San Carlo di Napoli. Ad Ottobre del 2012 crea Eko Dance International Project, e si rivolge ai giovani che, terminata la loro formazione accademica all’interno di corsi di formazione attivi sul territorio torinese e non, vogliono perfezionarsi sia da un punto di vista tecnico che artistico al fine di rendere più semplice il loro passaggio al mondo professionale.
Cuore del corso professionale è l’allestimento di spettacoli per divulgare e promuovere la danza portandola nei teatri provinciali e nelle scuole. Ekodance international Project si rivolge quindi al territorio sia in termini formativi che divulgativi; un centro in cui non solo giovani danzatori possano conoscere e studiare le coreografie che hanno fatto e fanno ancor oggi la storia della danza , ma anche un tentativo di riavvicinamento dei ragazzi al teatro e alla Musa Tersicore mostrando loro il mondo della danza spiegato con estratti scelti ad hoc dal repertorio e considetrati i più fruibili per un pubblico giovane.